Test delle intolleranze alimentari
IN COSA CONSISTE
Il test per individuare eventuali intolleranze alimentari (quelle che oggi si preferisce definire food sensitivity, sensibilità al cibo) viene eseguito su vostra specifica richiesta o può esservi suggerito nel corso di un consulto di naturopatia.
Lo Studio di Naturopatia di Milano del dottor Luca Avoledo utilizza il Test DRIA ed è un Centro DRIA autorizzato. Il DRIA è un test per la ricerca delle intolleranze alimentari affidabile, non invasivo né doloroso, basato su una reazione fisica documentata: la variazione di forza muscolare che si manifesta quando l'organismo entra in contatto con una sostanza alimentare non idonea.
Un'importante differenza rispetto agli altri test delle intolleranze alimentari
Al contrario di quanto normalmente accade con i test delle intolleranze alimentari effettuati in farmacia, nei laboratori diagnostici e in analoghi ambiti, il Test DRIA eseguito presso lo Studio di Naturopatia di Milano presenta un significativo vantaggio, che, come abbiamo avuto modo di constatare più volte, è in grado di fare la differenza tra successo e insuccesso nel seguente processo di risoluzione delle sensibilità alimentari e dei loro sintomi: i risultati del Test DRIA e le loro modalità di gestione vi sono esaustivamente illustrati e commentati in vostra presenza, direttamente dal dottor Avoledo. Naturalmente vi viene rilasciata anche tutta la documentazione esplicativa necessaria - chiara, comprensibile e completa - da portare via con voi.
Come si esegue il Test DRIA
Venite fatti accomodare su una sedia particolare. Il braccio destro viene legato a una cinghia, che è fissata a una cella di carico collegata al computer. Vi è quindi chiesto di compiere, mediante il braccio legato, uno sforzo muscolare, che il computer registra. Mentre mantenete lo sforzo, vi viene spruzzata sotto la lingua una soluzione diluita di uno specifico alimento e la vostra risposta muscolare è valutata dal computer.
La forza non cambia in presenza degli alimenti che non creano problemi, ma quando si viene a contatto con un cibo controindicato, non si riesce a mantenere la contrazione e il computer verifica un calo di forza. E' il chiaro segnale inviato dal corpo che quell'alimento non fa per voi. Seguendo questa procedura, viene valutata nel corso del test la vostra reattività a tutti i principali alimenti.
“Buonasera dott. Avoledo, sono venuto da lei qualche settimana fa per il test delle intolleranze e il consulto. Ho iniziato il piano alimentare con risultati davvero eccellenti sin dai primi giorni.”
Donato D.
Dopo il test
Le sostanze risultate positive al test non devono essere eliminate dalla vostra alimentazione. Vi viene indicato uno specifico piano alimentare, che prevede l'opportuna rotazione all'interno della settimana dei cibi "incriminati" (alcuni giorni di libertà nell'assunzione, alternati ad altri di "pulizia"), in modo che l'organismo gradualmente si riabitui a quegli alimenti un tempo inadatti e possa recuperare la tolleranza.
Inoltre, questa particolare programmazione consente di evitare qualsiasi rischio di carenze di nutrienti, così come l'insorgenza di meccanismi di paura psicologica nei confronti del cibo, che purtroppo constatiamo spesso in persone che si rivolgono a noi dopo aver eseguito altri test.
A distanza in genere di 8-10 settimane è previsto un test di controllo, più breve del primo, allo scopo di monitorare i risultati ottenuti e di adeguare il piano nutrizionale, riducendo il numero di giornate di "pulizia" e orientandovi a poco a poco verso la completa libertà alimentare.
QUANTO DURA
Il test dura approssimativamente un'ora, comprensiva di accoglienza e spiegazione del piano alimentare. Il successivo test di controllo dura circa 40 minuti.
Avvertenza
Corre l'obbligo di precisare che anche il Test DRIA, come qualunque altro test per le intolleranze alimentari, in qualsivoglia contesto effettuato (Vega test ed EAV, RecallerProgram, test del capello, test kinesiologico, test citotossico, ALCAT test ecc., ad eccezione dei test per diagnosticare l'intolleranza al lattosio e la celiachia), non è riconosciuto in ambito medico.